Le origini di Cagliari si perdono nella notte dei tempi e non possono essere attribuiti a una civiltà precisa. Il primo riferimento di insediamenti umani nell’area appartiene alla preistoria e si sparge su una vasta area. Le colline di Sant'Elia e di San Bartolomeo hanno delle tracce di vita vissuta risalenti al 4 ° e al 3 ° secolo aC. Gli scavi effettuati sul colle di Monte Claro hanno portato alla luce resti della progressione di una civiltà che visse qui tra il 1700 e il 1550 aC, nota come 'civiltà nuragica'.
La storia di Cagliari passa inevitabilmente per i Fenici, un popolo di mercanti molto abili. Essi hanno cominciato a usare il golfo di Cagliari come un punto di approdo agli inizi del 10 ° e 11 ° secolo aC. Secondo alcuni studiosi le radici etimologiche di Cagliari probabilmente sono derivate dalla paroal fenicia “Karel”, che significa 'città di Dio' o 'grande città'. Oggi dei fenici ci resta la bellissima necropoli di Tuvixeddu.
La città va sotto il controllo romano nel 238 aC, popolo che lasciò un bellissimo anfiteatro romano. Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, la Sardegna andò sotto il dominio dei Vandali dal 455 al 533 e Cagliari fu luogo di esilio e deportazione. I Bizantini sono arrivati dopo, ma il loro governo e la loro amministrazione non sono mai stati ben amati, cosa che ha aiutato l'arrivo dei Goti nel 552, che hanno perso il controllo della città nel 578.
Fu quando gli spagnoli dominarono la Sardegna che l’isola conobbe uno dei periodi più bui della sua storia. Durante l'intera dominazione spagnola le classi sarde più importante furono escluse dal potere. Ci furono molti intrighi, conflitti, assassini e imboscate contro la nobiltà sarda e la corona spagnola.
Con l'unità d'Italia la città si sviluppò notevolmente e assunse un aspetto moderno. Tra i monumenti di Cagliari da non perdere vediamo il bastione di Saint Remy, la torre dell'Elefante, il castello san Michele, la basilica di Saturnino e il palazzo Civico.